Che in Italia ci sia un cantautore valido e prolifico come
Vinicio è una fortuna. Ogni sua uscita serve a bilanciare qualche improponibile
prodotto discografico altrui che esce nello stesso anno (leggasi anche Jovanotti,
volendo). E’ una questione di equilibrio. Comunque, tornando a Rebetiko Gymnastas, come facilmente si evince
dal titolo, è un album interamente suonato nello stile rebetiko, frutto evidente
della permanenza dell’artista in terra greca, magari a stretto contatto
con musicisti di strada. Non importa. E’ un lavoro piacevole all’ascolto,
nonostante il genere possa facilmente venire a noia. Sono per lo più
rivisitazioni di alcuni pezzi del suo ampio repertorio, per cui l’album scorre
più facilmente. Dei quattro inediti solo uno è scritto dal musicista, tre sono
rivisitazioni ben riuscite eccetto l’esecuzione troppo fedele all’ originale
del famoso Misilrou ( classico della tradizione folk rebetika , di cui la
versione surf ha raggiunto il successo mondiale grazie al film Pulp Fiction). La ghost song ripaga
e spiazza strappando un sorriso.
Insomma, album molto gradevole.
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